FS GBA INDEX  vs  VANGUARD LIFESTRATEGY 40

Il Benchmark di riferimento scelto dall'Advisor è il Vanguard Lifestrategy 40. La scelta è dovuta alla composizione azionaria presente, che fa rientrare entrambi i prodotti nella categoria dei Fondi Bilanciati Moderati. E’ stato preferito ad altri due prodotti simili (Xtrackers Portfolio 1C, XQUI e Lyxor Portfolio Strategy Defensive, F702) in quanto più capitalizzato e maggiormente diffuso.

Dalla parte del Vanguard LS40 c’è sicuramente il fattore costo mentre dalla parte del FS GBA Index c’è la performance (al netto dei costi) e la possibilità di recuperare le minusvalenze pregresse.


Il grafico sopra rappresenta l’andamento dell’FS GBA Index e del Vanguard 40 dal 22 Settembre 2021, primo giorno di quotazione sul SeDex dell’FS GBA Index.
In blu il FS GBA Index ed in rosso il Vanguard 40.

Qui sotto i numeri delle performance in dettaglio:


FS GBA INDEXVNGA 40XQUIF702
1 Month Performance-1,03%-1,24%-0,56%-0,75%
6 Month Performance-8,92%-1,63%+0,26%+0,92%
1 Year Performance-13,64%-8,44%-4,84%-2,69%
Performance YTD-1,02%+2,56%+4,84%+3,19%


LA SITUAZIONE ATTUALE

Il mese di febbraio è stato un mese di transizione, dopo che a gennaio i mercati obbligazionari ed azionari si sono mossi al rialzo in maniera importante. Gli investitori stanno cominciando a valutare la possibilità che l’inflazione “core” sia più resistente del previsto sia negli Usa che in Europa, dove nel mese di Febbraio è addirittura cresciuta, arrivando al +5,6%. Questi dati inducono a pensare che la FED, ma soprattutto la BCE, dovranno fare ancora molto in termini di rialzi per cercare di ottenere risultati più incoraggianti, ma soprattutto i tassi dovranno rimanere alti a lungo. Le nuove stime delle varie banche d’affari parlano ormai di un pivot in zona 5,5% per i tassi negli USA, mentre in Europa dovrebbero attestarsi intorno al 4%. Fortunatamente, le economie continuano ad essere ben intonate, grazie soprattutto alla discesa dei prezzi delle materie prime, in particolare di quelle energetiche. Tutto questo si è tradotto in un mese negativo per le borse americane, mentre l’Europa ha proseguito il cammino positivo intrapreso da inizio anno. Anche la Cina resta ben positiva da inizio anno, grazie alla fine delle restrizioni per il Covid e ad importanti stimoli fiscali.

A livello obbligazionario le cose più rilevanti sono il continuo permanere dell’inversione della curva sui Treasury (a tre mesi rende il 5%!) e la debolezza dei titoli governativi EU. Discorso diverso per corporate ed high yield, che hanno dimostrato una buona tenuta dopo il vistoso rimbalzo di gennaio.

Le materie prime viaggiano a corrente alternata, mentre i metalli preziosi hanno sofferto in maniera importante, con il Palladio che è arrivato a subire perdite in doppia cifra (-14%).


LA POSSIBILE EVOLUZIONE

La nostra idea è che la FED proseguirà con rialzi dei tassi di uno 0,25% in tutte le prossime riunioni, mentre la BCE sarà un po’ più aggressiva e nelle prossime due riunioni alzerà dello 0,50% alla volta. Vedremo come questo si rifletterà sui mercati, ma certamente, come è stato fino ad ora, i titoli growth soffriranno molto più di quelli value e quindi è probabile che i mercati europei sovraperformino quelli americani. A livello obbligazionario probabilmente si continuerà a vedere quanto visto nel mese di febbraio e quindi i titoli governativi soffriranno un po’, ma anche i corporate e gli high yield potrebbero cominciare ad accusare la politica dei tassi alti. Particolare attenzione bisognerà poi porre su probabili difficoltà che i tassi a questi livelli potrebbero causare ad alcune società, ai loro bilanci ed alle loro emissioni high yield. Bisognerà porre molta attenzione nella selezione dei titoli.

Il settore immobiliare sarà probabilmente uno dei più penalizzati dalla situazione attuale dei tassi e dalla probabile evoluzione delle prossime settimane, attenzione quindi anche a tutti quei titoli che fanno parte dell’universo real estate.

L'ASSET ALLOCATION DI FS GBA INDEX

Durante il mese di Febbraio sono stati venduti i titoli azionari relativi all’area medio orientale e si è acquistato un bond subordinato (AT1) di un emittente solido come Credit Agricole. Nel mese di Marzo proseguiranno gli acquisti di bonds subordinati, cercando in questo modo di combinare la solidità dell’emittente con la generosità delle cedole, e di corporate di buona qualità, le cui emissioni hanno però sofferto nel 2022.

A livello di titoli governativi europei cominciano a vedersi emissioni interessanti, ma ancora leggermente sovra prezzate. Al contrario dei Treasury di breve (24 mesi), che sono estremamente interessanti.

La quota di liquidità è aumentata fino al 25% circa.


PRIMI 5 TITOLI

iShares Core S&P 500 UCITS ETF USD (Acc)
12.09%
Lyxor UCITS ETF MSCI World Health Care TR C-EUR
11.66%
iShares MSCI ACWI UCITS ETF Class USD ACC
8.97%
Man GLG Alpha Select Alternative IL H EUR
7.57%
WisdomTree Mtl
6.63%